Gli infissi antieffrazione rappresentano una delle soluzioni più efficaci per migliorare la sicurezza della casa, proteggendola dai tentativi di effrazione. Questi serramenti sono realizzati con materiali e componenti progettati per resistere agli attacchi fisici, riducendo il rischio di intrusioni. A differenza delle finestre standard, utilizzano profili in PVC o alluminio rinforzati con acciaio, vetri stratificati antisfondamento (come P2A, P4A o P5A) e ferramenta di sicurezza con chiusure multipunto e nottolini a fungo che rendono difficoltosa l’apertura forzata.
Il loro scopo è duplice: da un lato fungono da barriera fisica, dall’altro creano un effetto deterrente, poiché aumentano il tempo e il rumore necessari per lo scasso. In molti casi, un infisso di qualità può rallentare l’intrusione fino a 20 minuti, tempo sufficiente per attivare sistemi d’allarme o segnalare la presenza del ladro.
Inoltre, questi infissi offrono anche un vantaggio indiretto: contribuiscono a migliorare l’isolamento acustico e termico, rendendo gli ambienti domestici più confortevoli e riducendo i consumi energetici.
La norma UNI EN 1627 stabilisce le sei classi di resistenza (RC1–RC6), ognuna delle quali definisce il grado di protezione che un serramento può offrire contro un tentativo di effrazione. Le prove vengono eseguite in laboratorio simulando diversi tipi di attacco — da quelli con semplice forza fisica fino all’utilizzo di trapani e seghe elettriche.
Ecco una panoramica dettagliata:
Classe |
Livello di sicurezza |
Tipo di scassinatore simulato |
Tempo medio di resistenza |
RC1 |
Bassa |
Scassinatore inesperto, solo forza fisica |
~1 minuto |
RC2 |
Media |
Ladro occasionale, strumenti semplici (cacciavite, pinze) |
~3 minuti |
RC3 |
Buona |
Ladro esperto con piede di porco e leve |
~5 minuti |
RC4 |
Alta |
Scassinatore con trapano, martello o sega |
~10 minuti |
RC5 |
Molto alta |
Attrezzi elettrici potenti |
~15 minuti |
RC6 |
Massima |
Professionista con strumenti industriali |
~20 minuti |
Per abitazioni standard si raccomanda una classe RC2 o RC3, mentre le RC4–RC6 sono ideali per ville isolate, negozi o attività commerciali. È importante richiedere sempre la certificazione UNI EN 1627 rilasciata da un ente accreditato per garantire l’autenticità del livello di sicurezza dichiarato.
Scegliere il giusto infisso significa valutare attentamente diversi elementi:
Non sempre è necessario sostituire completamente le finestre per rendere più sicura la casa. Esistono soluzioni di aggiornamento economiche e funzionali:
Puoi approfondire questi argomenti nel blog Modoal: Consigli su infissi
Aspetto |
Vantaggi |
Svantaggi |
Sicurezza |
Elevata protezione contro furti e intrusioni |
Costo iniziale superiore rispetto a infissi standard |
Comfort |
Migliore isolamento acustico e termico |
Maggiore peso e ingombro del telaio |
Durata |
Materiali resistenti e lunga vita utile |
Installazione più complessa e costosa |
Estetica |
Design moderno e personalizzabile |
Può richiedere manutenzione più accurata |
Nel 2023 Roma ha registrato 13.463 furti in abitazione (fonte ISTAT), il dato più alto a livello nazionale. L’aumento dei reati contro la proprietà privata negli ultimi anni ha reso indispensabile l’adozione di misure di protezione più avanzate.
Oltre alla protezione fisica, investire in infissi antieffrazione significa anche migliorare il comfort abitativo, ridurre le dispersioni termiche e aumentare il valore dell’immobile. In molte regioni italiane è possibile usufruire di bonus fiscali per la sicurezza e detrazioni fino al 50% sull’acquisto di serramenti certificati.
Qual è la differenza tra vetro antisfondamento e antieffrazione?
Il vetro antisfondamento resiste a urti accidentali, ma può frantumarsi; quello antieffrazione è stratificato e rimane integro anche dopo ripetuti colpi, impedendo l’ingresso.
Come riconoscere un infisso certificato RC2?
Controlla la documentazione tecnica del produttore e la marcatura UNI EN 1627 RC2 impressa sull’etichetta del serramento.
Posso rendere antieffrazione una finestra esistente?
Sì, con vetri stratificati, ferramenta rinforzata e sensori d’allarme collegati al sistema domotico.
Quanto costano gli infissi antieffrazione?
Il prezzo varia in base al materiale e alla classe RC: mediamente da 600 a 900 € al metro quadrato per modelli RC2-RC3. Gli incentivi fiscali possono ridurre notevolmente il costo finale.
Cosa significano le sigle dei vetri P2A, P4A e P5A?
Indicano il numero di pellicole e la capacità di resistere agli urti: più alto è il numero, maggiore è la protezione. Ad esempio, un vetro P4A resiste a più di 30 colpi di martello senza cedere.
Scegliere infissi antieffrazione certificati non è solo una questione di sicurezza, ma un investimento sulla qualità della vita. Questi serramenti combinano tecnologia, design e comfort, offrendo protezione continua e tranquillità. Prima di acquistare, valuta attentamente le classi RC, richiedi prodotti certificati UNI EN 1627 e affidati a professionisti qualificati per la posa in opera.
Solo così potrai contare su un sistema di sicurezza efficace, duraturo e capace di aumentare nel tempo il valore della tua casa.