Il maggior numero dei ladri entra dalla porta blindata di ingresso, soprattutto se ci troviamo in un appartamento non a piano terra, dove gli accessi possono essere anche le finestre.
Per questo motivo è molto importante scegliere la porta blindata più adatta alle proprie esigenze, facendo attenzione alla certificazione del grado di sicurezza che indica il grado di sicurezza antieffrazione dei serramenti.
Si va dalla classe 1 alla classe 6, in ordine di resistenza, e anche se nessuna porta è inviolabile, più la classe è alta, più il ladro impiegherà tempo e farà rumore per entrare.
Se parliamo di appartamenti condominiali è consigliabile almeno che sia di classe 2, certificazione che attesta che la porta resiste ai tentativi di forzarla ricorrendo ad attrezzi semplici, come cacciaviti o tenaglie.
Per villette è meglio scegliere la classe 3 resistente al piede di porco o in classe 4 resistente a seghe, martelli e trapani.
La più efficace è quella con cilindro a profilo europeo di sicurezza. È composta da due elementi: la serratura propriamente detta, dotata di chiavistelli e di scrocco, e il cilindro, un sistema a molle e pistoncini che, quando viene azionato dalla chiave, apre o chiude la porta
Per impedire la duplicazione delle chiavi da parte di estranei,
è utile dotarsi di chiavi con profilo brevettato e a duplicazione protetta:
solo chi è in possesso di un codice Pin (consegnato in busta chiusa al momento dell’acquisto) può richiederla.
Il limitatore d’apertura: indispensabile per garantire la sicurezza quando si apre ad estranei.
L’unica porta blindata che è possibile portare in detrazione del 50% è la porta blindata certificata di sicurezza in base alla direttiva europea En 1627.
Quindi scegliere un porta blindata certificata è importante per due motivi: perché è più sicura e perché possiamo recuperare il 50% della spesa sostenuta.
